Arianna Toselli e la sua fluid art

Pittrice emergente ferrarese con la passione per i colori 


Ama, adora i colori, sono la sua oasi incontaminata di felicità e ne ha quasi una sana dipendenza.
Se Matisse non avesse scritto che “Il colore soprattutto, forse ancor più del disegno, è una liberazione”, probabilmente l’avrebbe scritto lei, Arianna Toselli, la protagonista della tappa odierna del mio viaggio alla scoperta di passioni e creatività da raccontare, che è stata in mostra a Palazzo Scroffa fino all'11 marzo (2018). 

Sedute, ad una distanza quasi di protezione per la sua timidezza, mi colpiscono i suoi occhi chiari un po’ socchiusi in un sorriso triste, ma ha tanta voglia di raccontarsi, con quel filo di ironia che non guasta: infatti al mio primo approccio alla sua arte, mi dice che non sa rispondere alle mie domande e dovrebbe chiedere ad una psicologa!

ViVo creativity, arte : fluid painting in Italia

Una cosa però è certa e la riporto con le sue parole: <<partiamo dal presupposto che dipingerei tutto, vorrei aprire la finestra e vedere tanti colori...darebbero più allegria, vorrei dar vita ad oggetti colorati>>.

Mi ha fornito molti spunti per definire se stessa come artista e la sua necessità di dipingere: dalla simbologia dello zodiaco che per il suo segno, i pesci,  rappresenta la duplicità dell'interiorità umana e l'unione degli opposti presente in sé e nei suoi dipinti, a frasi attribuibili a pittori celebri o a semplici frequentatori del web.

E credo sia perché non è del tutto consapevole della sua arte e sta ancora cercando una collocazione chiara come artista, magari coronata da un riconoscimento come pittrice sia umano sia dalla critica, anche se sembra già aver trovato un suo modo espressivo prevalente, caratterizzato da tecniche accostate all'informale e alle “gocciolature” di Pollock.

I suoi colori, sulle tele e sui sassi che dipinge, sono fluidi e sinuosi, vortici in continuo movimento, vivi ma mai invadenti e sono guidati dal desiderio di stare bene e di stupirsi, senza pensare troppo, senza un’architettura definita: <<Voglio colpire me stessa e gli altri con i colori. Forse nella mia arte c’è la confusione spesso presente nella mia vita o meglio nella mia mente>>.

Le chiedo se c'è qualcosa che tenta di rappresentare quando dipinge, se ha già un’idea in testa e mi risponde così: <<forse non voglio rappresentare nulla ma sentirmi semplicemente libera e fare qualcosa di bello, perché i colori sono belli e danno vita. C'è già la vita che ci mette del grigio!>>.

Ed aggiunge: <<Non sempre parto da un'idea ben precisa... ma le idee vengono così senza fatica vedendo ciò che mi circonda; a volte salta fuori ciò che volevo, altre no ma non sempre mi fermo per tempo: devo riempire la tela e questo a volte crea confusione!>>.




Viste da una sua amica, le forme geometriche che Arianna dipinge appaiono come una ricerca di struttura, mossa dal desiderio di dare forma alla sua vita, contrapposta all'uso dei colori della pittura colata che di solito adotta. <<La pittura geometrica mi affascina: a volte saltano fuori delle forme che sicuramente hanno un significato, ma scavare è difficile!>>. 



ViVo creativity, arte in Italia

Quella che potremmo chiamare “vena creativa” era già presente un po’ sommessa nel periodo delle scuole, ma la causa scatenante che l’ha fatta pulsare forte è stata la mancanza del lavoro: ha iniziato a dipingere per occupare il troppo tempo libero ed anche per avere una fonte economica, ma ben presto è diventata una passione ed una necessità irrinunciabile di un'anima combattuta e combattiva.

<<Forse volevo buttare fuori le mie emozioni pur non sapendo del tutto quali fossero, sicuramente non sempre positive...anzi...proprio il contrario>>. 
Non a caso, tra le frasi note che mi ha riportato, c'è quella di Philip Taaffe che recita “Niente è meglio dell'arte per dare forma alle emozioni”.

Sente che la cosa migliora è lasciarsi andare con tutti i colori a sua disposizione, che quando si uniscono sulla tela senza mescolarsi <<in un'ottima armonia, mi fanno pensare al rapporto tra due persone quando vivono in coppia in sintonia: due soggetti totalmente diversi si uniscono senza invadere l'altro, mantenendo la propria identità, e in una splendida e armonica alchimia creano un qualcosa di unico ed irripetibile, emozionante e magnifico>>.

E se non si amalgamano in questo modo?
<<Quando non è così salta fuori una schifezza!>>.

Le chiedo se ha un posto che la ispira, dove la pittura le riesce con più slancio, e mi racconta che si ritrova spesso a pulire gocce di colori sul pavimento di casa, sui muri, nel vialetto perché non ha altri spazi a disposizione e ciò, insieme ai costi, rappresenta un grosso ostacolo: <<sono un po' disastrosa, questo mi mette ansia e preclude la libertà di fare. 

Vorrei tanto avere uno spazio tutto mio dove dipingere e creare tante cose, non solo tela, in piena libertà di sporcarmi, di sporcare sapendo che se fai il lavoro che ti piace è come se non lavorassi mai (non ricordo di chi sia la frase!). Forse è un’utopia ma è bello sognare, mi rende felice e piena di obiettivi e se non sogni sei spento>>.

E' un'artista autodidatta ben consapevole che ci sia sempre da imparare e che il percorso per migliorare la tecnica non sarà breve, ma sta di volta in volta scoprendo qualcosa di nuovo e di appagante ed è molto motivata a studiare per perfezionarsi e poter realizzare dipinti che emanino una grande armonia. 

<<Non voglio rinunciare ad un sogno, anche se ne ho tanti altri! Ringrazio Rosa (Maiorano) e Mirko (Pellicioni) che mi stanno insegnando tante cose, e sono grata a chi mi fa riflettere quando lascia anche solo un'impressione>>.

ViVo creativity, artiste in Italia

In mezzo a tanto entusiasmo c’è però un forte rammarico: <<la cosa che più mi rattrista, è che mio papà non abbia potuto partecipare a nessuna mia mostra e mi manca tanto non poter condividere con lui i miei miglioramenti dai primi dipinti che ha visto nascere: ne sarebbe stato felicissimo!>>.

Sarebbe troppo banale ed acchiappa consensi, dire che speriamo lui la stia vedendo all'opera, e che i colori densi e decisi di molte sue tele sembrano proprio una visione di terra ed acqua da un lontano cielo al di sopra delle nuvole, o una nebuolosa densa nello spazio profondo?!

Vi suggerisco di farvi catturare dai dipinti e dai sassi di Arianna, e provate a verificare se anche per voi è vera l'affermazione di Wassily Kandinsky che lei mi ha riportato, secondo cui il colore è un potere che influenza direttamente l'anima.



Grazie ad 
Andrea Mantovani per le foto!!

*** Pagina Instagram di Arianna


Il viaggio di ViVo creativity alla scoperta di arte ed handmade in Italia prosegue e vi aspetta nella prossima puntata!



Creatività e creativi







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